Nelle sfumature ardenti della sera,
quando il mondo si accende e il desiderio ci chiama,
noi ci cerchiamo, anime e corpi in fiamme, sofferenza vera,
in un amplesso che ogni fibra infiamma.
I nostri sguardi, scintille vibranti e intense,
tracciano geografie di passione sui volti accesi.
Le mani esplorano sentieri di delizie immense,
come lava che scorre in vulcani riaccesi.
La pelle arde sotto carezze audaci, fiorisce,
un campo di sensi che solo noi incendiamo,
e ogni bacio è un morso, un’anima che unisce,
nel gemito caldo che insieme sfidiamo.
Poi, come onde impetuose che la scogliera infrangono,
i nostri corpi si fondono, un’unica tempesta.
Ogni respiro è un anelito, ruggiti che prorompono,
mentre l’estasi ci avvolge, furiosa e manifesta.
I nostri cuori battono all’impazzata, tamburi scatenati,
un ritmo primordiale che ci spinge nel profondo.
Non più due, ma un’unica eruzione, inebriati,
perduti in quel baratro che solo l’amore feconda.
L’anima si stacca, cometa incandescente,
tra le stelle esplose di un cielo interiore,
mentre il tempo si annulla, e ogni suo niente
si dissolve in un ardente e infinito furore.
