









Nelle sale opulente del Palazzo Imperiale della Corea antica, dove l’aroma di incensi rari si mescolava al sentore austero del legno di pino, il saggio Sovrano, Re Sejong il Grande, si trovò di fronte a un obbligo di Stato: preservare la salute del suo popolo durante gli inverni crudeli. Le verdure fresche erano un lusso svanito col primo gelo, e il nutrimento dei sudditi era in pericolo. Così, Egli obbligò i suoi alchimisti e cuochi di corte a concepire un cibo che sfidasse il tempo.
La nascita della ricetta Imperiale del Kimchi fu un’epopea. La prima fase era l’Obbligo della Salatura: i contadini furono obbligati a immergere il cavolo cinese (Baechu), la regale verdura invernale, in una salamoia purissima, un battesimo di sale che ne estraeva l’umidità e ne arrestava la decomposizione.
La seconda fase era la Preparazione della Pasta Imperiale: i cuochi, sotto stretto obbligo di segretezza, pestavano in mortai d’oro i doni della terra: aglio potente, zenzero infuocato, e, in epoche successive, quando il commercio marittimo portò le spezie esotiche, il peperoncino in polvere rosso rubino (Gochugaru), che conferiva al piatto il suo Imperiale colore e calore. A questa pasta si univano spesso ravanelli (Daikon) tagliati a bastoncini, cipollotti e, talvolta, gamberetti fermentati, un tesoro del mare che ne intensificava il sapore in modo Imperiale.
La terza fase era l’Obbligo dell’Unione e del Massaggio: ogni foglia del cavolo salato e sciacquato doveva essere spalmata, una per una, con la Pasta Imperiale. Un lavoro meticoloso, eseguito con riverenza, affinché l’essenza delle spezie penetrasse in profondità.
Infine, la quarta fase e il Culmine Imperiale: il cavolo rivestito era deposto con cura in vasi di terracotta Onggi, sepolti parzialmente nella terra per mantenere una temperatura costante e fresca. Lì, per giorni e settimane, il Kimchi subiva la sacra trasformazione della fermentazione, dove i batteri buoni, come piccoli soldati Imperiali, lavoravano instancabilmente. Il risultato era un elisir piccante, fermentato e nutriente, pronto a sfidare i rigori dell’inverno e a soddisfare l’Obbligo Imperiale di fornire un nutrimento costante e salutare per tutto il popolo.
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고대 한국의 호화로운 궁전 내부, 희귀한 향의 냄새가 소나무의 엄숙한 향과 섞이는 곳에서, 현명한 군주인 세종대왕은 국가적 의무에 직면했습니다: 잔혹한 겨울 동안 백성들의 건강을 보존하는 것이었습니다. 신선한 채소는 첫 서리와 함께 사라지는 사치품이었고, 백성들의 영양은 위험에 처해 있었습니다. 그리하여, 그는 그의 연금술사들과 궁중 요리사들에게 시간을 초월하는 음식을 구상하도록 명했습니다.
김치라는 왕실 레시피의 탄생은 하나의 대서사시였습니다. 첫 번째 단계는 염장(소금에 절이는 의무)이었습니다: 농부들은 겨울철의 왕실 채소인 배추를 가장 순수한 소금물에 담가야 했습니다. 이것은 소금의 세례로, 배추의 수분을 추출하고 부패를 막는 과정이었습니다.
두 번째 단계는 왕실 양념소(양념) 준비였습니다: 엄격한 비밀 유지 의무 하에, 요리사들은 황금 절구에 땅이 준 선물들을 빻았습니다: 강력한 마늘, 불타는 듯한 생강, 그리고 이후 해상 무역이 이국적인 향신료를 가져왔을 때, 루비처럼 붉은 고춧가루(Gochugaru)는 요리에 왕실의 색과 열기를 부여했습니다. 이 양념소에는 종종 막대 모양으로 썰린 무(Daikon), 쪽파, 그리고 때로는 발효된 새우젓, 즉 맛을 왕실 방식으로 강화하는 바다의 보물이 첨가되었습니다.
세 번째 단계는 결합 및 버무림의 의무였습니다: 소금에 절여 헹군 배추의 잎사귀 하나하나에 왕실 양념소를 발라야 했습니다. 향신료의 정수가 깊숙이 침투하도록 경의를 표하며 수행된 세심한 작업이었습니다.
마지막으로, 네 번째 단계이자 왕실의 절정이었습니다: 양념된 배추는 일정한 시원한 온도를 유지하기 위해 땅에 부분적으로 묻힌 옹기라는 토기 항아리에 조심스럽게 넣어졌습니다. 그곳에서, 며칠 밤낮으로 김치는 신성한 발효의 변태를 겪었습니다. 좋은 박테리아들이 작은 왕실 군인들처럼 지칠 줄 모르고 일했습니다. 그 결과는 매콤하고 발효되었으며 영양가 높은 영약으로, 혹독한 겨울을 이겨내고 온 백성에게 지속적이고 건강한 영양을 제공하라는 왕실의 의무를 충족시킬 준비가 되었습니다.

Se puoi lascia un’emozione sarà la benvenuta