Sogni e poesie di una donna qualunque

L’anima la si ha ogni tanto.
Per l’eternità, no.
Possono passare senza di lei giorni,
sollazzi e paure d’infanzia,
l’essere vecchi, o percorrere le strade
con scarpe strette.
Ha sempre il suo giorno libero,
e anche questo non necessariamente,
poiché preferisce il silenzio.
Quando il corpo comincia a dolerci e dolerci,
smonta di turno alla chetichella.
E lo strepito degli affari la disgusta.
Le cose vere non sono per lei due sentimenti diversi,
ma sono uniti, le parole sono unite.
E la realtà, e le speranze,
e le cose che ci guardano
e gli occhi curiosi.
Ha il suo giorno libero,
e lo prende quando vuole, ma solo quando
lei lo vuole.
Senza di lei, c’è un’anima, e lo capisci subito.
O quando si nasconde,
e si nasconde in quel che le importa,
e l’anima è sempre presente,
ma è un’anima che noi non vediamo.
Vederla è difficile, ma è sempre lì,
quando lei se ne va,
e quando sparirà di nuovo,
ma aspetta chiaramente simili domande. Perché siamo necessari a lei per qualcosa.