Pioggia di settembre di Leonardo Sciascia

Le gru rigano lente il cielo,
più avido è il grido dei corvi;
e il primo tuono rotola improvviso
tra gli scogli lividi delle nuvole,
spaurisce tra gli alberi il vento.
La pioggia avanza come nebbia,
urlante incalza il volo dei passeri.
Ora scroscia sulla vigna, tra gli ulivi;
per la rabbia dei lampi preghiere
cercano le vecchie contadine.

Ma ecco un umido sguardo azzurro
aprirsi nel chiuso volto del cielo;
lentamente si allarga fino a trovare
la strabica pupilla del sole.
Una luce radente fa nitido
Il solco dell’aratro, le siepi s’ingemmano;
tra le foglie sempre più rade
splende il grappolo niveo dei pistacchi.

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7 risposte a “Pioggia di settembre di Leonardo Sciascia”

  1. Avatar Livora Gracely

    It’s fascinating how the poem personifies the sky and the sun. It makes you wonder if the ‘moist blue gaze’ represents hope or just a temporary calm after the chaos

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  2. Avatar Dracul Van Helsing

    Awesome photo of light breaking through the storm clouds.

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  3. Avatar Gerry Palermo

    I’ve seen a few actual eye of a hurricane and you nailed it. Pray indeed!!

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  4. Avatar Eterea
  5. Avatar Michele Mantarro

    Ritorniamo a quel tempo ,

    quando settembre ci vedeva insieme,

    sono cambiata sai,.

    e il tempo fresco

    mi ricorda un abbraccio,

    sei un

    pensiero ricorrente,

    ti amo

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  6. Avatar shivatje

    🙏

    Aum Shanti

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