Sulle scale mobili della metro,
un uomo e una donna si incrociano,
un istante sospeso, un respiro rubato,
e il tempo si piega, come un’onda che ritorna.
Gli occhi si incontrano, scintille nel buio,
un déjà vu che avvolge come un mantello di seta,
ricordi di vite passate, un amore consumato,
passione che divampa, una fiamma mai spenta.
Tra la folla e il rumore, il mondo svanisce,
sono solo loro, persi in un sogno antico.
Le mani che non si toccano, eppure si ricordano,
il calore, la dolcezza, l’intimità di un tempo ormai lontano.
Un lampo di sorriso, una promessa sussurrata,
nelle profondità dell’anima, un canto silenzioso.
Lui si volta, il cuore in tumulto,
ma lei non c’è più, come nebbia al sole.
Smarrimento, un vuoto che grida,
il bisogno di ritrovare ciò che è stato.
Scende di corsa, le scale diventano ali,
una corsa disperata verso l’uscita.
La metro lascia, il mondo lo abbraccia,
ma l’amore perduto resta un eco lontano.
In una vita passata, forse si sono amati,
ed ora lui la cerca, un’anima senza pace.
Sogni infranti, ma la speranza persiste,
che un giorno, tra le ombre, la rivedrà.
E in quell’incrocio di sguardi,
l’amore divamperà di nuovo, come un fuoco eterno.

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