Eccoti, Solitudine, non amica ma artiglio.
Un velo sottile…
si posa su di me, apparente amica discreta.
Mi sussurra segreti, mi offre un riposo fasullo,
un porto sicuro che presto si fa frullo.
La chiamo la mia stanza, è meravigliosa, lo so,
con muri di seta e un profumo di oblio.
Ma ogni Eco svanisce, ogni riso si spegne,
nel silenzio assordante che mi avvolge e mi regna.
Il fiato si accorcia, un brivido freddo mi assale,
mentre l’aria si addensa, un’angoscia mi sale.
È un’eco lontana di voci che furono,
un desiderio muto di abbracci che non urlo.
Sono un’isola emersa da mari di sguardi,
ma senza faro, senza più approdi.
La mente si annebbia, i pensieri si accavallano,
e paure antiche, improvvise, mi assalgono.
Le sbarre sono d’oro, lucenti e sottili,
riflettono mondi, ma restano fragili.
Vedo la vita danzare là fuori,
un ballo di luci, colori e rumori.
E intanto il mio cuore, un uccello ferito,
sbatte le ali in un cielo infinito.
Vorrebbe volare, spezzare il confine,
ma il filo invisibile non ha mai fine.
Un’onda di terrore mi stringe la tempia,
ogni fibra trema, la forza si stempera.
Il ritmo si accelera, un battito sordo,
mentre il tempo mi sfugge, senza più accordo.
Il respiro si affanna, un nodo alla gola,
la stanza si stringe, la luce si invola.
Un gelo improvviso mi percorre le vene,
e il mondo vacilla, in un turbine di pene.
La solitudine, allora, non è più un riparo,
ma un deserto vasto, un freddo altare.
La disperazione mi ghermisce la mente,
ogni via d’uscita è persa, invisibile.
E capisco, infine, che questa compagna,
è una catena sottile che l’anima bagna.
Un’amica bugiarda, dal volto sereno,
che ruba i miei sogni, mi svuota il terreno.
La pelle mi brucia, le mani son fredde,
un abisso si apre, la paura mi morde.
Il grido s’innalza, un urlo silente,
per spezzare le sbarre, per essere presente!
Il cuore martella, la vista si offusca,
non c’è via d’uscita, la paura mi brusca!
Che il sole mi scaldi, che il vento mi porti,
via da quest’ombra, da questi falsi conforti.
Voglio fuggire, ma ogni fibra è paralizzata,
in questa prigione d’oro, la mia anima è bloccata.

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