Ho messo il cuore, un seme, nella tua terra.
Credevo fiorisse, diventasse un albero forte.
Eri il mio sole, la mia dolce primavera,
la tela dove dipingevo la mia sorte.
Ora ti guardo, un deserto senza oasi né vita.
Il tuo sguardo, un muro che non ha più varchi.
E il tuo sorriso, una fiammella che non è più accesa,
illumina altre, anime che non sono la mia.
Le mie carezze, farfalle con le ali spezzate,
le mie parole, bolle di sapone che si perdono.
E tu, vento che soffi su altri prati,
non vedi il ghiaccio che i miei sogni mordono.
Sono una statua di sale ferma sulla riva,
un libro a cui hai strappato via le pagine.
E il mio silenzio è una campana che non suona più viva,
mentre tu balli con le altre, senza immaginare.

Se puoi lascia un’emozione sarà la benvenuta